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Mavic Pro carico di droga si schianta in carcere

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Un drone DJI Mavic Pro che trasportava stupefacenti per il valore di diversi migliaia di dollari si è schiantato in una prigione australiana.

Gli agenti di pattuglia hanno ritrovato il drone sul terreno di pertinenza del carcere Townsville Correctional Center. Il drone aveva con sé ancora l’intero carico di stupefacenti, in particolare metilanfetamina, tabacco, cannabis e suboxone. Sono quindi scattate le indagini per risalire all’organizzazione che gestisce il traffico di stupefacenti verso questo carcere.

Il caso del Mavic Pro ritrovato in Australia non è il primo nel quale un drone viene utilizzato per recapitare in carcere droga o oggetti. Ve ne abbiamo già parlato in altri articoli, leggete anche “Droni in carcere: succede anche in Irlanda”.

Droga trasportata da un Mavic Pro

Il ritrovamento da parte degli agenti di pattuglia del Mavic Pro carico di droga ha dato il via ad una serie di controlli e indagini. Le telecamere a circuito chiuso della struttura hanno mostrato un veicolo utilitario di colore chiaro vicino al carcere al momento dell’incidente. Le autorità locali hanno diffuso il video, chiedendo espressamente il contributo della popolazione per individuare i colpevoli di queste attività di contrabbando.

Il Mavic Pro (Leggete “Mavic Dji Pro: i droni che hanno fatto storia”), fortunatamente, non è riuscito nel suo intento, andando probabilmente a sbattere contro le mura del carcere.

Ovviamente il fatto che queste sostanze stupefacenti possano raggiungere i detenuti è un forte rischio per la sicurezza dei detenuti stessi ma anche del personale che vi lavora. In questo caso il drone trasportava solo droga, ma si sono verificati anche casi di tentativi di consegna di telefoni cellulari o altri oggetti.

Secondo quanto dichiarato dal capo della polizia penitenziaria, un fatto simile a quello del Mavic Pro in futuro potrebbe essere molto più rischioso per il pilota. Infatti, l’Australia introdurrà una serie di norme sull’utilizzo dei droni nel 2023.

Alcune andranno a disciplinare, in particolare, i voli nelle aree limitrofe alle carceri. Chi dovesse essere sorpreso a compiere voli in queste zone, potrebbe infatti rischiare sanzioni, ammende ma anche custodia cautelare.

 

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